18 mag 2014

LA SPARIZIONE DEL LAVORO

Un fenomeno inarrestabile che i politici minimizzano

La società agricola
Il progressivo declino della forza lavoro globale è un fenomeno antico, connaturato all'evoluzione della società per cui  più il progresso avanza meno lavoratori servono. La vecchia società agricola era fondata sulla famiglia patriarcale dove ogni componente aveva una funzione e dove maggiore era il numero di braccia impiegate più grande era la ricchezza prodotta.

Le rivoluzioni industriali
In questo quadro irrompe la prima rivoluzione industriale che provoca un massiccio spostamento di lavoratori dai campi alle fabbriche. Nascono i colletti blu e le famiglie monoreddito con evidente restrizione della base occupazionale. Nella seconda rivoluzione industriale l'automazione prende il posto dell'uomo e molti lavoratori lasciano le fabbriche per spostarsi nel terziario adottando il computer come strumento di lavoro. Ma ciò presuppone il possesso di un adeguato know-how e non tutti ce la fanno. Il numero dei disoccupati cresce. Oggi siamo nel mezzo di una terza rivoluzione industriale e l'incredibile progressione nella potenza degli attuali computers pone in esubero un crescente numero di manodopera.

Traguardo disoccupazionale
Le masse di lavoratori che escono dal terziario entrano a far parte del mondo della disoccupazione mentre per coloro che cercano il primo impiego non ci sono più speranze. Il lavoro diventa introvabile, diventa una lontana chimera. La situazione sembra davvero critica e il malcontento sta per esplodere per chi viene emarginato dalla società, per chi non è più in grado di procurarsi i mezzi della sopravvivenza.

Il lavoro ò morto, viva il lavoro!
Ma non è vero che il lavoro è scomparso, è scomparsa la sua retribuzione. E' una riflessione inquietante ma ovunque si volga lo sguardo si assiste ad un pressante bisogno di manodopera per la quale il pensiero unico universale, ovvero l’ideologia neoliberista, non prevede di stanziare risorse economiche. Risorse che si preferisce distribuire non più secondo i bisogni dlla gente ma tra una ristretta schiera di privilegiati. Sta per sorgere una nuova organizzazione sociale caratterizzata dalla scomparsa del lavoro inteso come fattore della produzione.

Dove stiamo andando
Dunque il rimedio a tale situazione e la soppressione delle aree di sofferenza che si sono così venute a creare passa obbligatoriamente attraverso una misura ormai ampiamente discussa: il reddito garantito per tutti. Con il reddito di cittadinanza sarebbe tutto risolto perchè lavoreremmo gratis, come già fanno adesso i volontari. Il da fare non manca e una organizzazione di questo tipo, sicura, efficiente, pulita, non farebbe  paura a nessuno. E' una società  ancora da costruire ma potrebbe essere la naturale evoluzione della società attuale. Non un mondo perfetto, ma di sicuro un mondo migliore di questo.

***************************************************
C'è un altro post che potrebbe interessarti. Se vuoi leggerlo clicca qui