10 giu 2014

OGGI TUTTO MARE

Spiagge, / dipinte in cartolina, / ti scrivo tu mi scrivi, / poi torna tutto come prima, / l'inverno passerà, / tra la noia e le piogge, / ma una speranza c'è, / che ci siano nuove / spiagge. (Renato Zero, Spiagge, 1983)

Oggi tutto mare! A  dir la verità questo è stato il mio principale pensiero da quando stamattina ho aperto gli occhi. Giornata spettacolare, caldo, cielo terso, sole splendido, una bava di vento tanto per rinfrescare un pò l'ambiente e poi l'azzurro scintillio del mare all'orizzonte."Quando il mare è una tavola blù" cantava Vianello in "pinne fucile ed occhiali" ed oggi è proprio così, il mare è una tavola blu leggermente increspata che invita solo a buttarcisi dentro. 

Dunque, bermuda da bagno tanto per coprire le non più giovani nudità, infradito ai piedi, borsalino di paglia in testa, asciugamano/spugna a tracolla e via così verso il primigenio elemento liquido. La prima impressione è che l'habitat acqueo sia più adatto ad una colonia di pinguini che ad un essere umano tuttavia, superate queste ininfluenti riflessioni, da vero uomo marino mi sono cimentato in quattro bracciate di "crawl". Beh, dire quattro forse è alquanto limitativo però, sicuramente, il "fiato" non era proprio di quelli giusti.

Quindi, dopo questa tonificante attività natatoria, un pò di elioterapia sulla sabbia che comunque consiste nell'ustionarsi sotto i cocenti raggi solari rischiando l'eritema, non poteva certo mancare. E così, nonostante che sembrassi uno che tentava un nuovo tipo di suicidio esponendosi senza ritegno alcuno alla micidiale radiazione ultravioletta, mi abbandonavo con grande diletto all'osservazione dell'ambiente circostante, agli, come si suol dire in questi casi, usi e costumi dei suoi frequentatori.

Ora, e consentitemi di esporre il mio punto di vista secondo i canoni maschilisti, noi maschietti abbiamo sempre ammirato le spiagge di Rio de Janeiro e di Copacabana non tanto per la bellezza dei luoghi ma
soprattutto per l'avvenenza (a Roma diciamo poco educatamente "bone") della popolazione femminile carioca. Ma qui, sui lidi romani, attraverso i miei occhi socchiusi intravedo uno spaccato brasiliano, intravedo bellissime ragazze con pigmentazione cutanea (abbronzatura) tendente al cioccolato (ma come cacchio se la sono fatta dato che siamo appena ad inizio estate) e con il loro lato "B" (forse si tratta di una mutazione genetica) situato molto più in alto di quanto ci si aspetterebbe. I costumi sono ridottissimi (comunque nessun topless ormai di lontana memoria) spesso muniti di strass e comunque dai colori sgargianti. E con i cellulari costantemente all'orecchio il gentil sesso parla, messaggia, messaggia e parla senza un attimo di tregua, perfino in acqua.

E il cosiddetto sesso forte?  Partendo dal presupposto che questo non è certamente il mio campo, lo trovo, ad eccezion fatta degli atletici e abbronzatissimi bagnini  (oh, pardon si dice addetti alla sicurezza dei bagnanti) decisamente brutto, antiestetico. Ventri prominenti su gambette secche sono la costante assieme a quelle cose che benignamente chiamiamo le "maniglie dell'amore" ma che in realtà sono quasi sempre dei veri e propri maniglioni antipanico.

Insomma la grande estate 2014 è cominciata. E' cominciata direi sommessamente ma decisamente. La grande scenografia fatta di ombrelloni, sdraio, baretti "on the beach", ristorantini romantici, gelaterie artigianali e serate danzanti "open air" e stata dispiegata al completo. Ovunque tutto è pronto e l'esercito di gestori degli stabilimenti,  dei locali, dei negozietti assieme ai loro dipendenti sono in attesa spasmodica della grande ondata dei vacanzieri e (si spera) del conseguente fiume di grana in arrivo. Peccato, per ora le persone che usufruiscono di tutto questo 'apparato marino/godereccio sono poche, veramente poche. Si dirà che siamo appena all'inizio ma ricordiamoci, come dice un noto proverbio in auge al tempo dei nostri nonni che "il buon giorno si vede dal mattino".

***************************************************
Esiste un altro post che potrebbe interessarti. Se vuoi leggerlo clicca qui.