23 set 2014

SUGGESTIONI RENZIANE

Le mille e una notte. In una celebre raccolta di novelle orientali la bella e scaltra Sherazade, per placare l'ira del suo sovrano che la vuole morta, ogni sera gli racconta una storia rimandando sempre il finale al giorno dopo. Va avanti così per mille e una notte (che è un modo di dire per indicare un periodo di tempo molto lungo) finchè il re si acquieta e le rende salva la vita.

E' una storia antica che si chiama "Le mille e una notte" ma è anche una storia di oggi, narrata all'infinito dagli organi d'informazione. Rileggere quest'opera in chiave moderna è semplice. Sostituiamo la bella Sherazade con il nostro giovane e rampante premier, mettiamo al posto dell'irato sovrano la gente incazzata per l'andamento generale del paese e, infine, invece delle novelle che racconta Sherazade, le mille riforme incompiute che si propone di fare il governo. Et volià, signore e signori, ecco a voi il moderno racconto de "Le mille e una riforma".

Mille e non più milleStando a quello che si dice, la tragicomica figura che siede sulla poltrona della presidenza del consiglio ha ceduto evidentemente all'utopia millenaristica. Una utopia che ha come caratteristiche la disaffezione al presente e la forte attesa per un futuro diverso da realizzarsi negli ormai noti prossimi mille giorni renziani. Ma guarda caso sono proprio circa mille i giorni che ci separano dalla fine naturale della legislatura. E questo per il governo vuol dire tirare a campare, guadagnare tempo sperando che l’opposizione non si riorganizzi e non esprima una più valida alternativa. Come si suol dire la paura che si avvicini sempre di più il termine anticipato della legislatura fa novanta. La fine è vicina, si fa concreta, si sente nell'aria. Nel frattempo il governo si barcamena alla bellemeglio chiedendo aiuto alle destre. E questo è come dire che la sinistra fa ciò che la destra minaccia.

Il mondo è pieno di rivoluzioni abortite e di società che si trascinano sopravvivendo al loro fallimento. La convinzione che questa nostra utopica società futura debba concretizzarsi sulla base di una nuova alleanza tra destra conservatrice e sinistra riformatrice è ormai definitivamente tramontata. Le due Italie contrapposte, quella del capitale e quella del lavoro, alla fine non hanno più una comune convergenza. La leggenda renziana del "Mille e non più mille" giorni e dell'alternativo "finismundi" sta miseramente franando nel ridicolo.

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