15 ott 2014

UN GRAN BEL PACCO

E' spregiudicatissimo. E' un democristiano digitale, ha la capacità di cogliere l'attimo, è velocissimo. Ma è quasi solo quello. Io non gli girerei mai le spalle, non gli darei mai il portafoglio. E' un delinquente politico. Lo ha detto l'on. Giorgio Airaudo su Matteo Renzi.

Cari lavoratori, disoccupati, precari o comunque cari amici che siete in età di prestare le vostre braccia e i vostro cervelli al comune progresso nazionale e cioè siete in quel periodo della vita che notoriamente va chiamato come "l'età del lavoro", ho la vaga impressione, anzi temo la certezza, che il governo, con la nuova riforma all'americana denominata pappagallescamente "job act" stia sul punto di recapitarvi a domicilio un gran bel pacco dono.

Un gran bel pacco che, nel caso lo accettiate senza rispedirlo al mittente anche con un atto forzoso, non lo dimenticherete mai più. Un pacco che vi accompagnerà senza scampo per tutta la vita e che consegnerete a vostra volta  alle generazioni future, ai vostri figli, ai vostri nipoti. Non conosco esattamente cosa c'è in questo progetto di legge e sembra che nessuno, anche se tutti ne parlano, sappia qualcosa di definitivo. Secondo quanto ho letto e sentito qua e la questo atto incorporerà concetti che, se acquisiti dall'ordinamento del lavoro, sarebbero buon motivo di violenta rivolta popolare.

Si parla di libertà di licenziare, (d'altronde lo stesso premier ha detto testualmente "ogni datore di lavoro deve avere la libertà di licenziare chi vuole, quando vuole e come vuole), di demansionamento (cioè di un abbassamento del salario reale), di contratti chiamati con falso eufemismo "a tutele crescenti" (cioè a licenziamento garantito dopo tre anni di lavoro) che sarebbe più opportuno chiamare a tutele calanti e poi flessibilità, flessibilità sopratutto in uscita. 

Ormai io sono in pensione e questo istituto che fino ad ora rappresentava il traguardo finale di una vita di lavoro sono spiacente di comunicarvi che la vedrete, come si suol dire, col binocolo. Personalmente credo di riuscire a cogliere l"andzzo", credo di intravedere la conclusione di uno specifico progetto portato avanti con costanza, scientemente e coscientemente, dal capitalismo nostrano. 

E' un progetto che persegue il progressivo azzeramento delle tutele e dei diritti dei lavoratori e la progressiva diminuzione dei salari. E' un progetto che considera la protezione e la promozione delle persone un ostacolo allo sviluppo del paese. E' un progetto che dimentica la dignità delle persone e che esclude gli esseri umani da una vita degna di essere vissuta. E' un progetto di società che adotta solo gli indicatori economici come parametri del benessere.

Dormite sugli allori anzi su un letto di spine e lasciate che queste cose vi passino sopra. Dormite, senza reagire, anzichè costruire nel parlamento e nel paese un fronte per il diritto al lavoro e per i diritti dei lavoratori. Quanti, giovai e meno giovani, passano le loro giornate da disoccupati nell'ignavia più assoluta senza adottare iniziative forti che diano dimostrazione plastica della loro presenza e delle loro richieste?

Mal ve ne incoglierà se non riuscite a capire il senso di questo  momento epocale che, se non sarà contrastato violentemente,  rovinerà definitivamente il vostro presente e il vostro futuro anche se ovviamente tutto ciò non varrà per coloro che possono considerarsi parenti, familiari o amici di qualche esponente della "casta" dominante.

Dovete ribellarvi perchè in caso contrario vi aspetta un futuro precario sensza diritti, un futoro di povertà, un futuro senza regole ne certezze, un futuro in cui la competizione per "la pgnotta" sarà terribile, un futuro di asservimento verso coloro che possono distribuire risorse e privilegi, un futuro di supino assoggettamento ai ricatti dei detentori del capitale.


E, come ultima piacevolezza, non ci dimentichiamo delle intere popolazioni traghettate dal nord Africa con l'operazione "Mmare Nostrum" della marina militare Italiana. Operazione ampiamente sponsorizzata dal governo ma che, in ultima analisi, vuol dire l'immissione nel tessuto sociale di migliaia di individui pronti a lavorare senza alcuna precondizione per qualche euro al gireno. E   poi a volte ci lamentiamo della cosiddetta "concorrenza sleale"!


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