18 feb 2014

OPERAZIONE CHIMERA

Vale a dire  come scalare il successo in politica dicendo tutto e il contrario di tutto.
La Chimera di Arezzo. Nel museo archeologico di Firenze è esposto un capolavoro in bronzo, una scultura etrusca risalente al V sec.a.C. che rappreseta un mostro mitologico con testa,e corpo di leone e una seconda testa di capra. Si chiama, dal luogo ove fu trovata, la Chimera di Arezzo. Nella mitologia greca la Chimera era considerata l’incarnazione di forze fisiche distruttrici come i vulcani o le tempeste. Cosimo I dei Medici che governò il granducato di Toscana dal 1537 al 1574 la volle a Firenze accanto al proprio trono ma la fece poi spostare in quanto riteneva funesta la sua presenza a Palazzo Vecchio.

L'utopia. In senso figurato questo animale fantastico incarna l'illusione, il desiderio irrealizzabile, l'assurdità, il sogno vano, la strana fantasticheria, l'utopia, utopia che  oggigiorno costituisce il termine ricorrente per Indicare un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come modello ideale. E tutto questo mi è tornato alla memoria seguendo gli ultimi sviluppi del cosiddetto avvicendamento alla presidenza del consiglio dei ministri.

Io, speriamo che me la cavo. Il noto sindaco fiorentino aspirante premier è balzato agli onori della cronaca e, supportato da un vastissimo consenso popolare nonchè dal favore della stessa opposizione forzista, si è lanciato alla conquista dell'alto scranno. Ma la presenza del mitologico mostro bicefalo alle sue spalle si intuisce dai suoi discorsi, dalle promesse che fa, dalle luminose prospettive che fa balenare agli occhi dei suoi estimatori,  promesse e prospettive che appaiono sinceramente scarsamente plausibili. "Io, speriamo che mela cavo" scriveva il maestro elementare Marcello D'Orta sull'omonimo libro mentre, fatto proprio questo infantile motto, il nostro sindaco leader sembra avviarsi spavaldamente e incoscientemente al governo del paese. Ha promesso quattro riforme epocali in quattro mesi e mi chiedo come potrà mai realizzarle pur disponendo della stessa maggioranza del precedente governo, mi domando quale dimostrata capacità abbia di promuovere il rinnovamento sociale, quale livello di consapevolezza abbia acquisito sul disagio socio economico che permea il paese.

Enrico stai sereno. Ma non basta, come la chimera a due teste, il nostro candidato premier si muove agevolmente su due binari: il mondo delle illusioni e dei miraggi che propina ai suoi seguaci e quello dei comportamenti reali. "Enrico stai sereno" twittava al primo ministro in carica e intanto segretamente si accordava col cavaliere per farlo cadere; affermava che la sua salita al governo doveva essere consacrata dal voto degli italiani mentre prendeva accordi col capo dello stato  per la cosiddetta "staffetta"; si professava pubblicamente di chiara fede pidiessina e intanto faceva  di tutto per riabilitare, ovviamente ricambiato, il condannato Berlusconi proponendolo addirittura come controparte attiva nella formulazione delle riforme istituzionali. Oltre a questa doppiezza di azione si è adoperato per creare nei fatti e in barba alle indicazioni degli elettori PD l'asse con Forza Italia  ricevendone in cambio, a suggello del patto non scritto, la vittoria elettorale in Sardegna, una vittoria già ampiamente e pubblicamente sponsorizzata dal cavaliere e da lui programmata a tutto discapito del candidato del suo stesso partito.

Tirando le somme. Insomma, tanto per concludere, l'operazione "Chimera" voluta e concepita ai massimi livelli istituzionali, diretta e condotta dalla "stanza dei bottoni" senza il minimo coinvolgimento dei cittadini, altro non è se non un giro di boa, un cambio di rotta che potrebbe per questa volta veramente significare l'inizio della ormai tanto desiderata terza repbblica. Peccato che sia segnato fin dall'inizio dalla più sfrenata ambizione politica, dall'arrivismo e, cosa più preoccupante, dall'incompetenza e dallo improvvisazione senza scrupoli..

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