Dobbiamo liberarci dalla scimmia Berlusconi che è sulla nostra spalla, incombente e condizionante. Dobbiamo dimostrare che siamo per il merito, per le capacità Individuali. (M.Renzi)
Redivivo. Ci risiamo, l'incubo riprende. Forse è colpa nostra, forse non ne possiamo fare a meno, forse l'immagine di questo ottuagenario in po rincoglionito dal peso degli anni si è simbioticamente connaturato al dna nazionale, forse l'inconscio senso di ammirazione che proviamo per i grandi delinquenti ha finalmente trovato soddisfazione, forse l'innata capacità di sottrarre impunemente le sostanze degli altri spesso viene da noi invidiata e ritenuta una virtù civica oppure non si spiega altrimenti come sia possibile che da ieri il grande faccione del "Berlusca" pontifichi ancora su tutte le TV nazionali ma anche (che figura!) internazionali e imperversi su tutte le prime pagine delle grandi testate giornalistiche.
Il grande rientro. Ma come è stato possibile? Ma non sappiamo più o l'abbiamo dimenticato che costui è un condannato definitivo in attesa di (speriamo anche se non ci credo) espiare la pena oltre ad essere indagato per un'altra infinità di reati di natura economica e sessuale? Non ricordiamo più che si è impadronito di pubbliche risorse (i nostri soldi) ai fini di arricchimento personale? Ebbene questo delinquente conclamato è riuscito a varcare impunemente e beneaccolto l'ingresso del PD, l'ingresso di quel partito che si vanta di aver raccolto la gloriosa eredità di Gramsci, di Togliatti, di Berlinguer. Sono amareggiato, profondamente amareggiato. Provo un gran senso di frustrazione e aspetto preoccupato e con ansia l'onda lunga del ridicolo che inevitabilmente ci sommergerà abbattendosi come uno tsunami sulle italiche spiagge della politica nazionale.
Miracoli. Come per Lazzaro, miracolosamente resuscitato da Gesù, così per l'impunito cavaliere c'è stata la resurrezione politica anche se in questo caso sarebbe più onesto parlare di riesumazione. In tali circostanze però occorre sempre un sant'uomo, e, guarda un po, forse non ce ne siamo resi conto, ma il sant'uomo ce lo avevamo sottomano, è vivo e vegeto, porta il nome di Matteo, più prosaicamente svolge il lavoro di sindaco di Firenze ed è stato incautamente elevato (miracolo della demagogia) agli onori della segreteria del PD. Ed allora innalziamo un peana e diciamo grazie a Matteo per averci ridato il cavaliere, ne sentivamo proprio la mancanza!
Avvisaglie. Io, non per vantarmi, ma è da tempo che sento odore di inciucio, un immondo inciucio tra il Silvio e Il Matteo e le avvisaglie, basta saperle riconoscere, ci sono già state numerose volte. Non per nulla se rileggete quanto ho scritto in tempi non sospetti nei due post "Il fiorentino di Arcore " e "La quinta colonna fiorentina" vi accorgerete che fin da allora la sciagurata ipotesi de l"importante accordo" che forse si proponeva pagliaccescamente di ricalcare le orme del famoso "compromesso storico" degli anni '80, era già "in pectore". Ma, purtroppo per noi, di ben altra levatura politica avevano coloro che vissero, da protagonisti, quella indimenticabile stagione. Ora abbiamo due buontemponi, come il gatto e la volpe del Pinocchio di Collodi, che hanno, come dicono loro pubblicamente, scoperto "profonda sintonia" e "soddisfazione" per il "rapido e costruttivo confronto". Roba da far accapponare la pelle!
Vergogna, vergogna! Vergogna, vergogna urlavano i militanti davanti alla sede del loro partito quando l'auto blu (ricordo sempre a spese dei contribuenti) col "Berlusca" a bordo ha varcato l'ingresso della sede PD. Mi associo in pieno e pian piano, giorno dopo giorno, inciucio dopo inciucio si insinua nella mia mente la convinzione che sia necessario togliere la propria adesione (voto) elettorale alle iniziative di quello che pomposamente viene definito PC-PCI-PD-PDS-DS.
Pensaci Matteo perchè molti, anzi moltissimi, seguaci e simpatizzanti del partito che stai guidando, la pensano come me. E per finire questo post scritto di getto sull'onda delle indiscrezioni che si sentono dappertutto, come dicono dalle mie parti, "a Mattè sta'n campana"!
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