4 gen 2014

FESTINA LENTE

La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa. (Lo ha detto Aleksandr Solgenitsin)
Affrettati lentamenteL'antica espressione latina "Festina lente", ascritta all’Imperatore Augusto, significa "affrettati lentamente" e si propone di unire due opposte concezioni: quella della rapidità e quella della lentezza. Questo apparente paradosso indica un modo di procedere privo di esitazioni ma contemporaneamente dotato di cautela e si può considerare un buon suggerimento nel caso si intenda intraprendere con successo una qualsivoglia iniziativa. Il senso dato a questo motto di "latina saggezza" e’ quello di adottare un comportamento incisivo e prudente assieme: sbrigati ma lentamente, sii efficiente, svelto ma riflessivo. Un bel significato, un consiglio da non disattendere e che proprio oggi suona di estrema attualità.
Il tartaleprePer comprendere meglio il nostro comportamento possiamo far ricorso alla biologia e possiamo prendere ad esempio due animali, la lepre e la tartaruga: l'una molto veloce ma volubile ed insensata, l'altra che procede lentamente, con prudenza e determinazione. La società di oggi è tutta permeata dalla fretta, dalla cultura dell’efficientismo, dal materialismo sfrenato e le cose che facciamo, ovviamente di fretta, spesso le svolgiamo persino male e d'altro canto, così come la tartaruga si porta dietro la sua casa, portiamo con noi tutto il peso di antiche consuetudini, di abitudini consolidate, di incrostazioni concettuali, di una cultura insomma con cui ci siamo nutriti fin da tempi ormai lontani e che forse, al confronto, non appare compatibile con l'oggi tumultuoso. Tutto ciò ci obbliga a vivere con stress ed ansia le nostre giornate. 

E allora facciamo sempre riferimento alla biologia e immaginiamo di creare geneticamente un nuovo essere che incarni le migliori caratteristiche dei due animali in questione: il "tartalepre". L'uomo contemporaneoi, per poter degnamente galleggiare tra i marosi del mondo di oggi, deve acquisire le caratteristiche del "tartalepre", deve assolutamente trovare un compromesso tra i tempi storici della società e i propri tempi biologici. L'umanità infatti procede in questi due universi paralleli ambedue reciprocamente necessari, e, in mancanza di una loro adeguata sincronia, può dare segni manifesti di una schizofrenia esistenziale destinata a diventare col passare del tempo sempre  più evidente e perniciosa.

La fretta non è velocitàL'esistenza di tutti dipende sempre più dalla tecnologia e dai nuovi rapporti che ne derivano; gli stessi strumenti tecnologici che utilizziamo interagiscono con noi stessi, possiamo cambiarli ed adattarli a nostro piacimento e il rapporto che deriva tra persone e società diventa fluido, instabile. Occorre velocità di reazione e flessibilità, capacità di imparare in fretta e di adattarsi continuamente a nuove situazioni, a nuovi stimoli oltre che molta attenzione, una grande capacità di aspettare e molta pazienza. E teniamo sempre presente che la fretta non vuol dire velocità e che se cerchiamo di fare "tutto e subito" rischiamo di seguire percorsi sconosciuti che ci porteranno a risultati ben distanti dalle nostre aspettative. Ma non siamo ancora in grado di stabilire con certezza quanta lepre e quanta tartaruga dobbiamo mettere nei comportamenti più significativi della vita.

La curva di GaussDunque nella corsa della vita, da autentici "tartalepre", partiremo adagio e senza fretta ma, pronti ad accelerare i tempi, a cogliere tutte le occasioni che si presenteranno, a superare gli ostacoli che inevitabilmente troveremo sul cammino. Ora, senza pretesa alcuna di rigore scientifico, voglio ricordare che Friedrich Gauss ebbe l'intuizione di descrivere molti fenomeni sociali attraverso un grafico chiamato "curva di Gauss" o altrimenti "curva ad s". Per chi è attento alle metodologie scientifiche il grafico presenta un inizio lento, una progressiva accelerazione e infine il raggiungimento di un livello superiore che non è insuperabile in quanto può identificarsi con il punto di partenza per un’ulteriore "escalation".

Lo sviluppo quindi dell'iniziativa individuale tende a seguire una curva come questa anche se non possiamo prevedere quando inizierà la crescita della fase di accelerazione. Diversamente possiamo anche ipotizzare, si parla in questo caso di "campana di Gauss, un andamento contrario per cui in la curva si presenta speculare, cioè scende con lo stesso andamento con cui è salita. Quindi l’unico insegnamento che si può trarre da questo discorso è non arrendersi alle prime difficoltà ma comportarsi fin dall’inizio in maniera flessibile, con  pazienza, con costanza  e con le riserve di energia necessarie per gestire l’accelerazione quando verrà.

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