21 mar 2014

LUCIDA FOLLIA

La democrazia funziona quando le idee di pochi riescono a soddisfare i pochi che contano. (W.Churchill)

La follia sta nel ripetere sempre le stesse cose aspettandosi risultati diversi. E se è vero che la follia merita i suoi applausi, la nostra politica nazionale riceverebbe addirittura una una grandiosa "standig ovation". I suoi protagonisti sono infatti matti, matti consapevoli. E che questa caratteristica sia diventata di pubblico dominio è cosa recente e deriva degli interventi di misura economica che il governo da poco insediato si accingerebbe a prendere per porre un argine al declino economico del paese. Interventi che probabilmente andranno a costituire in massima parte il prossimo DPEF ovvero il prossimo documento di programmazione economica.

E così siamo alle solite: ecco a voi i ben noti tagli lineari di triste memoria a sanità, politica, difesa, pensioni e trasporti. Nulla di nuovo sotto il sole, si potrebbe argomentare, ma è una realtà che puzza di stantio, è la solita musica già suonata in precedenza, è di nuovo una riproposizione di quegli ormai abituali provvedimenti a tutti gli effetti di carattere punitivo che colpiranno tutti quei cittadini già supertartassati e super sfruttati, quelli che "tirano la carretta", quelli che stentano a condurre una esistenza nella media, i percettori di reddito fisso, i piccoli commercianti, gli artigiani.

Non per niente si parla dell'introduzione di un'addizionale fiscale per i pensionati, di 85mila statali di troppo, di costi standard nella sanità, di ridimensionare carabinieri, finanzieri, polizia di stato e polizia locale, delle pensioni di reversibilità, degli assegni di accompagnamento, dell'innalzamento dell'età contributiva per le donne,e così via ma senza peraltro nemmeno citare  il costo delle pensioni di deputati e senatori. 

Tutto come da copioneE mentre questo ed altro bolle in pentola assistiamo (dal programma "Le Iene") all'inverecondo spettacolo degli impiegati ministeriali che, pagati con 12.000 euro mensili, durante le ore di lavoro giocano al pc, fanno affari, scaricano film, protetti dai loro capi che si affannano a smentire l'evidenza. Mi dispiace ma non ci siamo.

Facciamo qualcosa, perlomeno cominciamo a dargli dei buffoni, cominciamo a riconoscere che non solo sono matti ma, come già qualcuno in tempi non lontani li ha definiti, anche inutili idioti.

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