10 mar 2014

NOBODOLOGY

....che vi sia ciascun lo dice, dove sia Nessun lo sa.... (P.Metastasio)

A volte mi domando, senza trovare mai risposta, chi sia in realtà Nessuno. Ho cercato, ho chiesto, ho Indagato e, come afferma il Metastasio, ho scoperto che tutti sanno della sua esistenza senza però riuscire mai a trovarne le tracce fisiche.
Alcuni per la verità si sono spacciati per lui, come Ulisse che, dopo aver accecato il ciclope, dichiarava di chiamarsi Nessuno oppure come il grande Terence Hill che, nell'omonimo film, affermava "my name is nobody", e molti altri di cui vi risparmio l'elenco. Dunque Nessuno ha degli imitatori o perlomeno ha delle persone che si sono sostituite a lui rubandogli l'identità con tutto ciò ne consegue. Dunque questo Nessuno è personaggio importante, da imitare.

Ma è anche vero che possiede il dono della multiformità perchè si adatta bene in tutte le situazioni e può ben figurare in ogni discorso che facciamo. Infatti molto spesso quando discorriamo, al posto di interlocuzioni come "neanche uno" o "qualcuno", impropriamente citiamo il nostro Sig. Nessuno cosicchè semplici frasi come "c'è qualcuno? "qualcuno mi ascolta?" o "non passa neanche uno" diventano "c'è nessuno?", "nessuno mi asolta?", non passa nessuno" e così via. Lo stesso G.Puccini nella Turandot fa esclamare al tenore di turno un perentorio "...nessun dorma..." invitando così questo fantomatico Nessuno a non abbandonarsi ad un meritato riposo.

Le particolarità caratteriali di Nessuno sono oltremodo negative. Accorre infatti in aiuto a chi sta discorrendo solo per escludere in maniera assoluta l’esistenza, la presenza, le qualità, le condizioni di una persona o di un animale. Espressioni dispregiative supportate dalla presenza di Nessuno sono poi all'ordine del giorno, per esempio quando diciamo "figlio di nessuno" (alludendo implicitamente alla professione della madre) oppure quando esclamiamo "ma non è nessuno" intendendo che è una persona di poco conto.

Insomma il nostro Nessuno incarna il nulla, il niente, l'assenza, la negazione dell'oggetto stesso del nostro discorso e al nulla non possiamo dare anima e corpo come spesso facciamo. Nonostante ciò l'uso, anzi l'abuso di questa parola compare sempre di più nel lessico contemporaneo, soprattutto nei discorsi ufficiali, forse a sottolinearne la loro superficialità unita dall'assenza di una vera costruzione concettuale.

Si può dire che forse Nessuno è l'unico vero fantasma che si aggira tra di noi e di cui ne riconosciamo indiscutibilmente l'esistenza, o meglio, le conseguenze.

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